Nuova Riveduta:

Genesi 24:38

ma andrai alla casa di mio padre, alla mia famiglia, a prendervi una moglie per mio figlio".

C.E.I.:

Genesi 24:38

ma andrai alla casa di mio padre, alla mia famiglia, a prendere una moglie per mio figlio.

Nuova Diodati:

Genesi 24:38

ma andrai alla casa di mio padre e al mio parentado e prenderai una moglie per mio figlio".

Riveduta 2020:

Genesi 24:38

ma andrai alla casa di mio padre e dai miei parenti e lì vi prenderai una moglie per mio figlio'.

La Parola è Vita:

Genesi 24:38

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 24:38

ma andrai alla casa di mio padre e al mio parentado e vi prenderai una moglie per il mio figliuolo.

Ricciotti:

Genesi 24:38

ma andrai alla casa del padre mio, e dalla mia parentela prenderai la moglie pel figlio mio. -

Tintori:

Genesi 24:38

ma andrai alla casa di mio padre e tra i miei parenti prenderai una moglie al mio figliolo.

Martini:

Genesi 24:38

Ma anderai alla casa del padre mio, e della mia parentela prenderai moglie al mio figliuolo.

Diodati:

Genesi 24:38

Anzi, va' alla casa di mio padre, ed alla mia nazione, e prendi moglie al mio figliuolo.

Commentario abbreviato:

Genesi 24:38

29 Versetti 29-53

La preparazione del matrimonio tra Isacco e Rebecca è stato dettagliatamente descritta. Notiamo la provvidenza di Dio negli eventi comuni della vita umana e nell'esercizio della prudenza e delle altre grazie. Labano parlò al servo di Abraamo, ma non lo fece finché egli non vide l'orecchino e il braccialetto nelle mani di sua sorella. Conosciamo il carattere di Labano, la sua condotta successiva e si può pensare che egli lo abbia generosamente intrattenuto perché sperava di potere essere da lui ben ricompensato. Il servo era intento però nello svolgimento dei suoi compiti. Sebbene fosse in viaggio e capitato in una casa ospitale, egli non avrebbe mangiato finché non avesse terminato il suo compito. Lavorare per il raggiungimento di fini onesti e santi, sia per Dio che per gli uomini, dovrebbe essere da noi preferito al cibo: la carne e la bevanda del nostro Salvatore furono fare la volontà di Dio, Giov. 4:34. Il servo riferì a Labano il compito che il suo padrone gli aveva affidato e le motivazioni e collegando quel che era avvenuto alla ulteriore proposta vide la dimostrazione del dito di Dio in esso. Quegli eventi che possono sembrarci frutto di una scelta, del caso o della fortuna, non accadono senza Dio. Questo non ci impedisce, ma anzi piuttosto ci incoraggia ad usare tutti i mezzi leciti per raggiungere i nostri buoni fini. Essi liberamente e allegramente condivisero la proposta e ogni cosa risulta essere buona quando proviene dal Signore. Il servo di Abramo riconobbe con gratitudine il buon successo che egli aveva ottenuto. Egli era un uomo umile e gli umili non si vergognano in tutte le situazioni della vita che possono accadere. Tutte le nostre preoccupazioni temporali sono dolci se viste alla luce della fede.

Riferimenti incrociati:

Genesi 24:38

Ge 24:4; 12:1
Ge 31:19

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